martedì 19 ottobre 2010

Il significato delle parole

Durante l'ultimo ricovero di mio padre qualche settimana fa, il dottore, per facilitare e velocizzare le procedure, gli ha prenotato una visita presso l'asl. Dopo averlo dimesso gli hanno prescritto un mese di riposo assoluto, stare al caldo per almeno un mese, non prendere freddo e non fare sforzi. Già un pensiero di rabbia mi sfiorava quando il dottore ha prenotato la visita alle 8 del mattino, ma ho sorvolato.

Oggi, data della visita, alle 7 del mattino con 6 gradi carico mio padre tremante in macchina (alla faccia del riposo senza freddo) e partiamo per l'asl della mia circoscrizione.

Anche se fuori c'era una calca da stadio, per fortuna sono stati abbastanza veloci questa volta, dopo 5 minuti di visita e un'ora e mezza di attesa, alché mi sento in dovere, visto che è la seconda volta che mi fregano, di andare nel reparto prenotazioni e spiegare agli addetti il vero significato della parola "prenotazione", insomma se mi dicono di venire alle 8 non capisco perchè devono farmi passare un'ora e venti dopo. "Funziona così" mi dicono "è questa la prenotazione, si entra all'ora indicata e si prende il numero"

Allora, se io prenoto una camera d'albergo, non è che me la danno 5 ore dopo, se prenoto in un ristorante per le 21 non è che mi fanno attendere un tavolo fino alle 24, se prenoto un posto al cinema non è che mi fanno saltare il film perché non c'e posto, questo è il significato della prenotazione, se mi prenotate una visita per le 8 non vedo per quale cazzo di motivo devo poi passare alle 9 e mezza o addirittura come la volta scorsa alle 2 del pomeriggio dopo 6 ore di attesa.

Quindi, studiatevi il significato delle parole o almeno specificate sui fogli che "Prenotazione" non vuol affatto dire che la visita è prenotata per quell'ora ma che è prenotato solo l'ingresso.

Ovviamente gli addetti, grazie all'estrema conoscienza del loro mestiere, non hanno trovato altre argomentazioni valide per proseguire il discorso, quindi dopo 10/15 secondi di imbarazzante (per loro) silenzio, me ne sono andato squotendo la testa come un buon lamentone.

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